Con una popolazione di circa 800 abitanti, Bairo si sviluppa su una superficie di poco superiore ai 7 Kmq; si adagia sulle pendici sud-occidentali di uno dei cordoni esterni che fanno parte dell’anfiteatro morenico di Ivrea.
Posto sull’antica Via Romea tra Ivrea e Torino, serviva come punto di ristoro per i pellegrini diretti alla Città Eterna e per quelli sulla via del ritorno.
Un’ipotesi sull’attuale origine linguistica del toponimo è legata alla presenza di soldati Longobardi (VI-VIII secolo), che hanno lasciato tracce del loro passaggio in alcun aree a sud dell’abitato (Breya e Raal).
Tale ipotesi sarebbe supportata da studi successivi.
Non si può però neanche escludere un’origine Celtica del nome del paese: sul gonfalone del Comune compare infatti una piccola pelle d’orso, difficilmente spiegabile se non ci si potesse riferire ad una assonanza del termine dialettale con il sostantivo anglosassone “orso”.
Il personaggio per antonomasia del Borgo antico è Pietro Bairo, medico alchimista e archiatra (1468-1558), ricordato con una lapide nel Duomo di Torino.
Quello che vi proponiamo oggi è un giro turistico che tocca alcuni dei punti che noi riteniamo caratteristici. Vi consigliamo però anche di non tralasciare una salutare passeggiata attraverso la campagna, abbellita da vigneti dai quali è possibile ottenere uno squisito vino D.O.C.